Viaggiare

10 destinazioni in bici per pedalare tra il 25 Aprile e il Primo Maggio

10 destinazioni in bici per pedalare tra il 25 Aprile e il Primo Maggio

Si avvicinano i ponti di Primavera, quello del 25 Aprile e quello del Primo Maggio. E a pensarci bene si potrebbe pensare a un unico lungo ponte per una vacanza in bicicletta, in Italia o all’estero, per cominciare in bellezza la stagione. Ma dove andare? Abbiamo scelto per voi dieci mete tutte da pedalare.

In Italia

La Toscana

Pedalare in Toscana significa vivere un’esperienza che combina il patrimonio naturale, paesaggistico e artistico lungo strade celebri e itinerari meno noti. Un viaggio in bici in Toscana significa anche incontrare la parte più umana del territorio, creando relazioni e legami che rendono il viaggio più intenso e memorabile. Tra le numerose possibilità, percorsi, borghi e aree naturali da scoprire, per i prossimi ponti decidiamo di partire dalla bella Siena per due Grand Tour di Romantica memoria.

Casentino, Archivio Toscana Promozione Turistica
Casentino, Archivio Toscana Promozione Turistica

Il primo è il Grand Tour della Toscana da Siena verso Pisa e Firenze. Si tratta di 400 km, scomponibili in tappe più brevi, che permettono ai cicloviaggiatori di scoprire angoli nascosti di queste città che ci sembra di conoscere da sempre. Si percorrono strade asfaltate e strade bianche dell’entroterra fino ad arrivare al mare. In questo Tour si incrocia anche la Via Francigena.

Se invece si sceglie di andare verso sud, si può percorrere in bici il Grand Tour della Toscana da Siena verso Camaldoli e Arezzo. Si attraversano territori che richiamano il nostro immaginario toscano, come la Val d’Orcia e il Chianti. Ma ci permette anche di attraversare in bicicletta l’Aretino, forse meno conosciuto e frequentato, fino ai meravigliosi e suggestivi eremi di Camaldoli e della Verna.

Il Friuli Venezia Giulia

In Friuli Venezia Giulia si trovano dieci ciclovie, piste ciclabili e strade sterrate. Non mancano i percorsi adatti alle bici da corsa, alle gravel o alle MTB e gli itinerari in sella a city bike.

Per le prossime vacanze primaverili scegliamo due delle ciclovie friulane, che spiccano nella proposta cicloturistica delle Regione, la Ciclovia Pedemontana (FVG 3) e la Ciclovia Mar Adriatico (FVG 2). La prima costeggia le Prealpi attraverso borghi rurali e vigne da cui nascono le uve dei profumati bianchi del Friuli Venezia Giulia. Si tratta di un percorso caratterizzato da un minimo dislivello che corre su piste ciclabili, facili sterrati e strade a traffico limitato.Si parte da Sacile, il giardino della Serenissima, e termina a Gorizia. La ciclovia è lunga 180 km e tocca, dopo Sacile, Maniago, Gemona del Friuli, Cividale del Friuli.

Ciclovia_Alpe_Adria_FVG1_Laguna_di_Grado_phNicolaBrollo
Ciclovia Alpe Adria FVG1, Laguna di Grado, photo: NicolaBrollo

La Ciclovia del Mar Adriatico (FVG 2) collega Trieste a Venezia. La sua peculiarità è quella di sovrapporsi in parte ad altre due ciclovie europee: Eurovelo 8 ciclovia del Mediterraneo che unisce la spagnola Cadice ad Atene e l’AdriaBike, che parte dalla Slovenia (Kraniska Gora) e scende fino a Gorizia. In Friuli Venezia Giulia unisce Lignano Sabbiadoro con Trieste. Si resta sulla costa per scoprire il sito UNESCO di Aquileia e magari decidere di navigare per alcuni tratti su barche attrezzate per il trasporto delle bici. Le tratte sono Venezia – Caorle – Lignano Sabbiadoro – Grado – Trieste per una lunghezza totale di 260 km di cui 136 km in Friuli Venezia Giulia.

Il Veneto, l’anello Ciclabile dei Colli Euganei

I Colli Euganei, antichi vulcani oggi a riposo, caratterizzano una zona preziosa del Veneto, amata nei secoli dalla nobiltà e dagli artisti. Qui si susseguono castelli, eremi, ville venete, abbazie e canali navigabili. La natura intorno alle cittadine e ai borghi è ricca e combina la biodiversità ai vigneti che punteggiano il panorama.

Anello dei Colli Euganei

In bicicletta non c’è modo migliore di esplorare il territorio: percorrere questo anello alla ricerca di bellezza, verde e sapori della tradizione. Sono 63 i chilometri da percorrere lungo strade quiete che lambiscono stabilimenti termali, città d’arte e borghi medievali. Il percorso è pianeggiante, facile, da pedalare senza pensieri e festeggiando con un calice di vino.

La Campania, la Via Silente

Un percorso di circa 600 chilometri che si sviluppa attraverso il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Il progetto di questo itinerario è valso il premio “Ho voluto la bicicletta” (assegnato in memoria di Mariateresa Montaruli alla Fiera del Cicloturismo 2024) alla sua ideatrice, Simona Ridolfi, perché è “Un progetto ideato e sviluppato nel pieno rispetto dei criteri descritti dal bando da una figura femminile coraggiosa, determinata e radicata sul territorio. La Via Silente è un progetto completo di sviluppo del cicloturismo nel sud Italia, un caso di successo da replicare”.

Via Silente

Un anello di 15 tappe tra le bellezze selvagge del territorio cilentano La Via Silente è un sali e scendi tra paesaggi incantevoli che cambiano volto ad ogni curva. Un progetto che coinvolge le attività e i residenti, pronti ad accogliere calorosamente chi viaggia in bici nel Cilento. Perché “Silente”? Perché si sperimenta un silenzio intenso, che cancella quasi del tutto i rumori delle attività umane. In questo silenzio naturale si riescono ad ascoltare i suoni di ciò che ci circonda, il vento tra le i rami dei pini d’Aleppo, gli uccellini, le onde del mare.

Da quest’anno i cicloviaggiatori possono trovare accoglienza nel nuovo Palazzo ReSilente, uno storico edificio ristrutturato e trasformato in ostello da 30 posti. Al suo interno ci sono spazi da condividere, una libreria di viaggio, un punto per il noleggio bici, l’infopoint e il bike Club.

La Puglia

In sella a una bicicletta si passa accanto a passando tra querce millenarie e ulivi monumentali. Oppure si pedala a bordo di un mare azzurro e invitante. In Puglia sono migliaia di chilometri da percorrere in bicicletta, dal Gargano al Salento, lungo antichi sentieri e strade a basso traffico. In base alle preferenze, alla difficoltà ricercata e ai desideri personali, si possono comporre tanti tour della Regione. E tra una tappa e l’altra si assaggiano le specialità gastronomiche, si visitano i musei, i borghi e le città d’arte.

Puglia Murgia crediti Daniela Scianaro
Puglia, crediti Daniela Scianaro

Uno degli itinerari che vi consigliamo è la Rotta dei Due Mari, soprattutto se è il mare che cercate per riprendervi dall’inverno. Un percorso da una costa all’altra che unisce l’Adriatico e lo Jonio partendo dal paese di Domenico Modugno, Polignano. Si scoprono poi le bellezze delle Grotte di Castellana, l’architettura di Martina Franca fino ad arrivare a Taranto, dove godersi, magari, uno splendido tramonto.

Se invece siete più incuriositi dai borghi e dall’archeologia industriale, percorrete la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese. Si può partire da Castel del Monte e dopo aver attraversato il Parco Nazionale dell’Alta Murgia, si raggiunge Alberobello, Terra dei Trulli. Da qui puntate verso Sud e da Manduria attraversate il Salento per giungere a Santa Maria di Leuca, dove l’abbraccio dei due mari non ci consente di andare oltre.

All’estero

Slovenia, Lubiana

A portata di weekend, Lubiana è una capitale verde dove trascorrere una vacanza in bici tra gastronomia e patrimonio culturale.

Cominciamo quindi a scoprire le specialità locali al mercato centrale di Lubiana. Il mercato centrale non è solo il luogo dove fare la spesa, ma, tradizionalmente, è anche il luogo dove i lubianesi si incontrano e si frequentano. E dove mangiano, visti i numerosi ristoranti e chioschi dove assaggiare il cibo di strada.

slovenia-lubiana-in-bicicletta

Per quanto riguarda il patrimonio culturale e architettonico, consigliamo di non perdere la cattedrale di San Nicola, l’unica presente in città. Altro monumento celebre, è la fontana barocca dei tre fiumi carniolani che sorge al margine della Mestni trg, nota anche come Fontana del Robba. Creata su esempio delle fontane romane del Bernini, ha tre sculture che rappresentano i fiumi carniolani: la Sava, la Ljubljanica e la Krka. L’edificio del Municipio, invece, rispecchia l’influsso veneziano.

Per gli amanti del verde, c’è la pista ciclabile che attraversa il fiume sul ponte Cerlavski fino al Giardino Botanico, un luogo ideale per una sosta. Se si prosegue lungo il fiume Ljubljanisca e il canale “Gradascica”, si incontrano la Casa di Plecnik e la chiesa di San Giovanni Battista che, con i due alti campanili gemelli in stile neo-romanico, è davvero inconfondibile. Infine, segnaliamo quello che è il monumento forse più riconoscibile della città, il Castello. Dalle sue torri si ammira tutta la città dall’alto, mentre all’interno si possono visitare mostre e collezioni permanenti.

Croazia, Dalmazia e Istria

In Croazia ci sono due regioni in cui ammirare la bellezza della natura e farsi sorprendere da un patrimonio storico-culturale secolare: la Dalmazia e l’Istria, che accolgono i viaggiatori in bicicletta con itinerari e paesaggi di tutti i tipi.

In Dalmazia, la Regione della Lika-Karlovac è caratterizzata da fiumi e laghi, grotte e piani carsici ed è attraversata da strade d’altri tempi che portano al mare. La Regione di Zara (Zadar) ha diversi fondi e terreni da percorrere, tra paesaggi mediterranei e montani. Quella di Sibenik-Knin è punteggiata da città regali e possenti fortezze immerse nella natura. Chi cerca le sfide, può visitare la zona di Spalato – Brac, Hvar e Vis fino ai luoghi più nascosti della Zagora dalmata. Se invece l’obiettivo è un’immersione nella natura incontaminata, dove sentire l’odore del mare e dei cipressi, la meta giusta è la Regione di Dubrovnik e Neretva.

Istria: Bike & Gourmet Tour il percorso mare
Istria: Bike & Gourmet Tour il percorso mare

L’Istria propone oltre 160 percorsi ufficiali per 5.000 km che si snodano attraverso un patrimonio naturalistico lussureggiante, antichi borghi e piccole cittadine. Qui si può viaggiare in solitaria, oppure affidarsi agli operatori con i loro: noleggio, tour guidati, trasporto bagagli. Tra gli itinerari più noti la Parenzana, dal confine con la Slovenia fino a Poreč-Parenzo (78 km), lungo una strada sterrata. Oppure la Štrika, il percorso dell’ex ferrovia che andava da Rovinj-Rovigno a Kanfanar-Canfanaro, rinnovato negli ultimi anni.

Il clima istriano è piacevole e mite che consente di andare in bicicletta tutto l’anno e le sue regioni sono davvero interessanti, come il Quarnaro, attraversato da tracciati, percorsi tematici ed educativi con una lunghezza totale di oltre 3.000 km. A nord invece, delimitato dai fiumi Mura e Drava, si situa il Međimurje. Pittoreschi paesaggi verdi, morbidi e curati appartengono a una zona con un’ampia biodiversità, tanto che quasi un terzo del Međimurje appartiene alla Riserva della biosfera Mura-Drava-Danubio, dell’UNESCO.

Catalogna, il Triangolo Dalì

In Catalogna la proposta per i cicloturisti è davvero ampia, da far girare la testa. Per i prossimi ponti un’idea è quella di unire bici e arte alla scoperta di Salvador Dalì. L’artista nacque a Figueres nel 1904 e alla città natale rimase indissolubilmente legato fino alla fine. A Figueres Dalì volle creare la propria casa-museo nella struttura dell’antico teatro municipale. Teatro-Museo è un’opera architettonica che interpreta la visione straniante di Dalì e suggestiona i visitatori anche attraverso i capolavori presenti.

casa-museo-dali

Il secondo vertice di questo percorso a triangolo è rappresentato dal villaggio di pescatori di Portlligat, Cadaqués, situato a 35 km da Figueres nel punto più orientale della penisola iberica. Qui si trova il laboratorio di Dalì, una casa plasmata a sua immagine e somiglianza. Destinazione amatissima della Costa Brava, la Casa-Museo permette di assaporare l’atmosfera sorprendente amata da Dalì: animali impagliati, libri, drappi, velluti e tanta cultura pop del Novecento.

Chiudiamo il triangolo di Dalì a Púbol, la cittadina rurale lungo il corso del fiume Ter a una trenta chilometri a sud di Figueres. Qui l’artista regalò a Gala, la sua musa ispiratrice e moglie, un castello destinato a diventare il mausoleo della sposa. La Casa – Museo Castello Gala Dalì è un luogo misterioso, ricco di fascino e bellezza.

Belgio, Fiandre

Per continuare le vacanze tra arte e bici, non si possono tralasciare le Fiandre. La regione al nord del Belgio consente di visitare le sue celebri e peculiari città percorrendo in bici l’iconico itinerario delle città d’arte.

Ghent, Itinerario Città d'Arte, Fiandre
Gent, Itinerario Città d’Arte, Fiandre

Il percorso, lungo 342 chilometri, può essere tranquillamente suddiviso in tappe. Percorrendolo in bicicletta si possono scoprire tutti i segreti di Bruxelles, Lovanio, Mechelen, Anversa, Gent e Bruges, fino a raggiungere la costa di Ostenda (dove eventualmente intraprendere l’itinerario costiero).

Francia, Alta Linguadoca

Passiamo ora dal Belgio alla Francia, in particolare in Alta Linguadoca, sulla costa mediterranea. Qui una delle Vie Verdi più frequentate e amate è quella di « Passa Païs », che, in occitano, significa “Attraversa paesi”. Questa Voie Verte attraversa Courniou-les-Grottes (Hérault), Labastide-Rouairoux (Tarn) e sale sul Col de la Fenille, il suo punto più alto. Ricavata sulla ex linea ferroviaria Mazamet – Bédarieux, è lunga poco meno di 80 chilometri. È un itinerario protetto per chi viaggia in bicicletta, ma anche per chi cammina o sceglie di andare a cavallo.

Sono 3 le valli attraversate, quelle del Thoré, di Jaur e di Orb, un mosaico di paesaggi che caratterizza il Parco Naturale Regionale dell’Alta Linguadoca. La natura e i boschi di frassini e querce nel Tarn, isi trasformano nel dipartimento dell’Hérault in castagneti, boschi di lecci, macchia mediterranea e vigneti. Sulla costa predominano le palme di Lamalou-les-Bains. Per quanto riguarda i siti culturali, segnaliamo il museo delle campane a Hérépian o il museo tessile a Labastide – Rouairoux. Imperdibile Olargues, la città medievale uno dei “Più bei villaggi di Francia”.

La Voie Verte “Passa Païs” non ha un grande dislivello, infatti il punto più alto si trova a circa 450 metri sul livello del mare (Col de la Fenille), a 26 km da Mazamet, città di partenza, che si trova a 250 metri sul livello del mare. L’itinerario è sicuro, al di fuori della rete stradale, anche se si attraversa più volte la strada dipartimentale. La larghezza consente di pedalare affiancati in due, la partenza e l’arrivo sono facilmente raggiungibili in treno e i tunnel che si attraversano s’illuminano quando si entra. Un bel modo per scoprire i fantastici paesaggi del sud della Francia.

ebook

La tua prossima destinazione per le vacanze in bicicletta la trovi tra gli ebook gratuiti di Bikeitalia
scarica ora

Commenti

  1. Avatar Lorenzo Masi ha detto:

    Grazie per le informazioni mi chiamo Lorenzo Masi uso la bicicletta per spostamenti e per fare sport,ma sono tutte automobili non vi è
    un Km di ciclabili abito a Ceccano Fr, saluti.

  2. Avatar Stefania ha detto:

    Aggiungo la bellissima Via del Sale che di snoda tra la maremma e Amiata un percorso inclusivo per tutti, anche Amiata bike tra Amiata e Val d’Orcia non c’è che da scegliere!

  3. Avatar Arnaldo ha detto:

    Ciao,i percorsi sono tutti belli è interessanti.
    .

  4. Avatar Luigi ha detto:

    aggiungo la via degli imperatori, la coast to coast dell’Italia Centrale, Pescara-Roma-Fiumicino, 70% off-road o strade secondarie.
    http://www.viaimperatori.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *