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Piemonte in bici: l’Anello della pietra di Luserna

Piemonte in bici: l’Anello della pietra di Luserna

Questo itinerario è la conferma di quanto la ‘strada’ sia in grado di connettere la storia con la geografia. Un tracciato tanto emozionante quanto tematico perché in egual misura fa apprezzare i panorami sulla pianura, i sentieri all’ombra dei boschi, i vasti pascoli e la suggestiva storia dei Valdesi. E fa scoprire la produzione della calce, che ha salvato dallo spopolamento, e non ultima l’estrazione della pietra di Luserna, materiale pregiato nato dalle trasformazioni di una roccia alpina di origine vulcanica avvenute tra 130 e 65 milioni di anni fa.

La pietra di Luserna

La pietra di Luserna rappresenta da secoli un elemento strutturale, in senso sia letterale che figurato ed alimenta l’economia di questo territorio compreso tra Luserna San Giovanni, Rorà e Bagnolo Piemonte.

Piemonte Anello Pietra Luserna crediti Paolo Ciaberta
Anello pietra di Luserna crediti Paolo Ciaberta

Le prime notizie storiche sull’attività estrattiva risalgono al XIV secolo. Solo nel 1845 però si ebbero i primi sfruttamenti che hanno portato la Pietra di Luserna ad un mercato anche internazionale. Le peculiarità uniche di questo materiale hanno fatto si che venisse utilizzata a New York ad Abu Dhabi come a Tokyo e passando ovviamente per Torino dove è stata utilizzata per la Reggia di Venaria e la mole Antonelliana.

Uno degli utilizzi maggiormente diffusi e storicamente più rilevanti è la losa, usata per la copertura dei tetti, pavimentazioni ed arredi urbani. Il successo è senza dubbio dovuto alle sue caratteristiche meccaniche eccezionali in quanto è una pietra molto dura. Ha un basso indice di assorbimento, sopporta il gelo, dura nel tempo ed è estremamente resistente anche nel caso di spessori ridotti. È interessante il fatto che questo particolare tipo di pietra venga estratto in un unico luogo al mondo. Tutte le cave da cui si ricava si trovano infatti in questa ristretta area, 50 km² nelle zone tra la Val Pellice e la Valle del Po.

Piemonte: Cava dell'Anello Pietra di Luserna, crediti Paolo Ciaberta
Cava dell’Anello pietra di Luserna, crediti Paolo Ciaberta

Il tracciato dell’Anello della pietra di Luserna

Ma veniamo a questo tracciato nel particolare. Si parte da Luserna San Giovanni e si sale lungo il vallone del torrente Luserna. Seguendo le indicazioni si percorre la dolce e ampia salita che porta a Rorà dove è possibile fermarsi per una prima sosta ed eventualmente riempire la borraccia alla fontana.

Segnaletica Upslowtour Piemonte Anello Pietra Luserna crediti Paolo Ciaberta
Segnaletica UpSlowTour dell’Anello pietra di Luserna, crediti Paolo Ciaberta

Il piccolo borgo di Rorà merita una breve sosta. La sua storia è caratterizzata dalla forte presenza valdese, che nei secoli passati ha subito persecuzioni ed esilio, dando però luogo anche ad un forte movimento di resistenza, che ha fatto di questa zona uno degli scenari principali. Come molti borghi montani, negli anni ha vissuto lo spopolamento dei suoi abitanti ma, a differenza di altri comuni, ha potuto affiancare a un’economia agricola povera l’attività più redditizia della produzione di calce. Tra le risorse del paese è anche importante l’acqua di alcune sorgenti. Canalizzata e imbottigliata a Luserna sotto il nome di ‘Sparea‘, viene venduta sia in Italia che all’estero.

Dal libro di E. De Amicis “Alle porte d’Italia” 1884

…dall’altra luccicano al sole i tetti di San Giovanni; in faccia, salta fuori dai boschetti del Pellice il campanile bianco di Luserna. Intanto il treno corre in mezzo a palazzine eleganti, a giardini fioriti, a grandi mucchi e a lunghissime file di lastre di gneiss, cavate dai monti vicini, tra un martellare sonoro di operai, che si spande pei campi come un coro di voci argentine; e la valle si restringe, i monti si innalzano (…)

Noi stiamo per entrare, siamo già entrati anzi, in una regione famosa e gloriosa, in una piccola Svizzera italiana, che ha là vicino, in Torre Pellice, la sua Ginevra, in mezzo a un popolo singolare, che forma come una nazione a parte nel seno della nostra nazione, raccolto quasi tutto e accampato in una vasta fortezza quadrilatera di montagne dirupate e boscose, compresa tra l’alta valle del Po, la frontiera del Delfinato e la valle di Susa.

Proseguendo verso le fornaci

Cava Anello Pietra di Luserna crediti di Paolo Ciaberta
Cava dell’Anello Pietra di Luserna crediti di Paolo Ciaberta

L’itinerario prosegue poi lungo la strada che conduce al Parco Montano fino a raggiungere la località detta “Fournais”, le fornaci. Un vero sito di archeologia industriale, dove si è avuta la maggior concentrazione di fornaci e la lavorazione si è mantenuta fino a fine Ottocento. Non lontano da qui si estraevano le rocce ricche di calcare, i brusapère poi, in spalla o con i muli, recuperavano le fascine di legno dai vicini boschi necessarie per alimentare il fuoco. Le pietre venivano fatte in piccoli pezzi e messe nella fornace ad alta temperatura e ci volevano dai 4 ai 7 giorni di cottura perché le pietre fossero pronte. La calce di Rorà, sin dal XVIII secolo, era apprezzata fino a Torino per la sua eccezionale resistenza nelle strutture murarie ed era prodotta addirittura a livello industriale.

Il Parco Montano

Dopo questo salto temporale ci immergiamo nel Parco Montano, un’area che conserva in gran parte il suo aspetto naturale con boschi di faggi e castagni. All’interno del Parco è possibile sostare al Ristorante Bar Koliba, situato a 1100mt s.l.m. per uno spuntino oppure anche per qualcosa di più sostanzioso. Il bar è dotato di stalli per la ricarica delle bici elettriche.

Piemonte Anello Pietra Luserna Paolo Ciaberta
Anello pietra di Luserna crediti Paolo Ciaberta

Per chi desidera fare una tappa e dormire o chi si muove in modalità bikepacking c’è anche il campeggio comunale il Glomere. A conduzione familiare, è ideale per tende, van/camper ed è situato a 3km dal paese di Rorà (To) raggiungibile su strada asfaltata. Sempre aperto dal 1 giugno al 15 settembre, propone il “Work to ride”, che consiste in una tariffa settimanale per chi vuole lavorare in smart working da Rorà con pernottamento in campeggio e postazione smart working e wi-fi. Un’ottima occasione per chi vuole staccare dalla città ma potendo comunque lavorare a distanza.

Ripartiti e ristorati ci bastano pochi chilometri per arrivare al tratto sterrato dove si cominciano ad intravedere le cave e dove il panorama punta verso la vasta pianura. Qui inizia uno sterrato di circa 8km di grande impatto naturalistico, siamo nel punto più alto dell’anello tra i 1300 mt. e 1500 mt. di altitudine. Il sentiero è immerso nel verde dei boschi tra cavalli e mucche al pascolo. Pedalarci attraverso regala quelle sane e spensierate emozioni che tanto si ricercano quando si pedala. Questo bucolico sentiero conduce in località Rucas ma non prima di aver attraversato il cuore di una cava dove si può assistere all’impegnativo lavoro di estrazione e trasporto delle pietre.

Piemonte Anello Pietra Luserna Paolo Ciaberta
Anello pietra di Luserna, crediti Paolo Ciaberta

Rucas e tappe gastronomiche

Rucas nei periodi invernali è una piccola stazione sciistica. Con una breve deviazione che risale le piste, si arriva all’immancabile panchina gigante con una vista spettacolare sulla pianura verso Bagnolo ed in lontananza Torino. Scesi in picchiata dalle piste senza neve si pedala verso Montoso su asfalto in un tratto di 5 km leggermente in discesa. Anche qui è possibile fare una sosta per acqua o cibo.

Piemonte Anello Pietra Luserna crediti Paolo Ciaberta
Anello pietra Luserna, crediti Paolo Ciaberta

Per concludere la giornata abbiamo voluto regalarci la famosa ciliegina sulla torta, anzi due. Infatti con una deviazione di pochi chilometri, approfittando della bella ‘Via della Pietra’ totalmente ciclabile e pianeggiante che collega Bagnolo a Bricherasio, ci concediamo un paio di tappe enogastronomiche. La prima al caseificio la Fetta di Bagnolo ed infine una degustazione alla cascina San Giorgio di Bricherasio.

Formaggi e vino

Ci hanno parlato di questa bottega di formaggi e gelati molto particolare, si chiama La Fetta ed è situata giusto sulla ciclabile. L’edificio dal gusto avveniristico è stato progettato dall’artista Hilario Isola e si trova accanto al caseificio della società agricola Fit Milk. L’azienda vanta oltre novant’anni d’esperienza e realizza latte e formaggi dall’alto valore nutritivo seguendo le ricette di un tempo. Le mucche vengono lasciate pascolare all’aperto il più possibile e nutrite unicamente a erba o fieno, inoltre tutti i formaggi sono prodotti a mano.

Piemonte Anello Pietra Luserna Paolo Ciaberta Vigna
Vigne sull’Anello pietra di Luserna, crediti Paolo Ciaberta

Dopo aver fatto acquisti (devo ammettere prodotti davvero squisiti per un amante dei formaggi come me) finiamo la giornata in una piccola cantina, la cascina San Giorgio di Bricherasio. Nata nel 1955, con passione e cura del territorio tramanda i sapori autentici dell’uva di Bricherasio. Tra le varie iniziative della cascina è certamente interessante l’aperitivo, dove si possono degustare prodotti tipici ed assaggiare i vini tra le storiche vigne.

Visitiamo la cantina e mentre degustiamo un paio di vini tra i filari dai colori settembrini, il proprietario ci racconta la storia del luogo e della produzione vinicola della zona. Rifocillati e felici terminiamo il giro pedalando verso Luserna da dove siamo partiti.

Piemonte Anello Pietra Luserna Paolo Ciaberta Degustazione
Degustazione di vini, Anello pietra di Luserna, crediti Paolo Ciaberta

Le origini di Luserna

L’origine del nome Luserna si perde nei tempi che furono. Vuole la leggenda che l’enorme quantità di lucciole svolazzanti nella calda stagione estiva in questo territorio, assai più che altrove, ne abbia dato il nome di Lucerna, trasformato poi in Luserna. La tradizione invece ci dice che il nome deriva dal motto Lux in tenebris Lucet, inserito nello stemma dei Conti di Luserna che poi è quello attuale del Comune, composto della fiaccola romana con sette stelle sovrastanti.

Piemonte Anello Pietra Luserna Paolo Ciaberta 7
Crediti Paolo Ciaberta

Uno stralcio dalla guida su Luserna San Giovanni di F. Fraschia del 1915

«Chi giunge da Torino colla ferrovia, all’uscita della stazione di Bibiana, entra subito nel territorio di Luserna San Giovanni, ossia nella bella e vasta spianata, sita a sinistra del torrente Pellice. Essa è incorniciata a destra dalla smagliante collina di San Giovanni, adorna di vigneti, frutteti, campi e prati, dai quali spiccano graziose ville civili e caseggiati rustici.

A sinistra fanno corona le colline di Bibiana, di Lusernetta e degli Inversegni di Luserna; il monte Vandalino del limitrofo Comune di Torre Pellice chiude maestosamente, verso ponente, il pittoresco quadro, nel quale scorgonsi dal lato di tramontana i deliziosi contrafforti delle Alpi Cozie sul territorio Angrognese (…) gode di un clima dolce e temperato che favorisce la coltivazione del castagno, del noce, del ciliegio, del melo, del pero, della vite, del fico, del pesco, del mandorlo ed anche dell’ulivo nelle località più soleggiate. L’aria vi spira mite, temperata e salubre e l’acqua vi scaturisce abbondante e fresca»

Cenni storici dal Dizionario Geografico degli Stati di Sua Maestà il Re di Sardegna, 1842

«Luserna trovasi allo sbocco di un’amena valle a cui porge il nome, e che apresi verso la pianura del Piemonte, mentre da parte opposta da l’accesso al Delfinato.
È questa una delle principali Valée, a cui altre, come a centro dai dintorni si congiungono; a tal che la comodità del sito, ov’è questo capoluogo, già ne fece il convegno per le merci che da remoti tempi tragittarono per queste parti da Italia in Francia: ed esso perciò divenne un popoloso considerevole borgo. La valle di Luserna contiene vaghe pianure e colli ben coltivati, ove fanno buonissima prova cereali, i legumi, le patate, i gelsi e le piante fruttifere e cedue ed i luoghi più alti sono coronati di castagni…
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Le sensazioni sull’Anello della pietra di Luserna

Piemonte Anello Pietra Luserna crediti Paolo Ciaberta
Crediti Paolo Ciaberta

Una bella giornata al ritmo lento della bicicletta, un anello che ci ha immerso nella natura e nella storia di un territorio antico. I sentieri sotto le nostre ruote sono diventati fili narrativi che raccontano di popoli Valdesi, di brusapère e di cave di pietra che tramandano echi di antichi mestieri e culture di epoche passate.

Tutte caratteristiche che rendono questo tracciato particolarmente interessante e poco impegnativo dal punto di vista tecnico.

Il bello di queste pedalate poi è concedersi dei piccoli ‘lussi’ alla scoperta di prodotti del territorio in posti genuini ed innovativi. Al giorno d’oggi innovazione è saper tenere le giuste distanze dalla produzione industriale puntando tutto sulla tradizione, sulla manualità e sulla qualità finale del prodotto.

Informazioni

Luserna San Giovanni è facilmente accessibile in auto da Torino, seguendo la strada statale 23 in direzione di Pinerolo oppure in autostrada tramite la A55.

L’Anello della Pietra di Luserna fa parte del progetto UpSlowTour, un insieme di anelli ciclabili nel Pinerolese. Gli altri Anelli del progetto UpSlowTour si trovano sul sito

[Contenuto realizzato in collaborazione con UpSlowTour]